Le politiche per la crescita devono essere la priorità assoluta, dobbiamo rispondere alla crisi sia con nuovi investimenti pubblici e privati, che creando le condizioni di per attrarne di più. I dati che emergono dalle ultime rilevazioni Istat non possono lasciare indifferenti: la disoccupazione giovanile è al 43,7%, e il tasso di disoccupazione è pari al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti in termini congiunturali ma in aumento di 0,1 punti nei dodici mesi. Dobbiamo agire immediatamente per invertire la rotta e far ripartire la crescita, e bisogna farlo coinvolgendo risorse sia italiane che europee. Sono certa che per creare lavoro, in particolare per donne e giovani, un circolo virtuoso potrà essere innescato dai settori chiave del nostro dna economico, come industria e manifattura, soprattutto se sapremo garantire la riconoscibilità dei marchi e il contrasto alle contraffazioni. Quel che occorre, è un vero e proprio rilancio di politiche industriali che sostengano la crescita e lo sviluppo sostenibile tramite innovazione e internazionalizzazione delle nostre produzioni.

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