“L’emendamento leghista che nega agli stranieri non appartenenti a paesi Ue ma che vivono, lavorano e pagano regolarmente le tasse in Italia, di poter fruire della carta famiglia è costituzionalmente, socialmente, culturalmente inaccettabile” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Dopo la cancellazione della norma che obbligava le regioni a destinare oltre 30 milioni all’assistenza degli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale, questo provvedimento costituisce l’ennesimo tassello della deriva razzista e discriminatoria che la Lega, con la complicità del M5S, sta imponendo al nostro Paese. In Italia vige la Costituzione che all’articolo 3 dice che nessuno può essere discriminato per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. I tecnici di Montecitorio hanno già sollevato dubbi di costituzionalità. Ma è nel Paese e culturalmente che dobbiamo difendere questo principio fondamentale da chi prova a metterlo in discussione. Non può esserci coesione sociale, non può esserci sicurezza per tutti i cittadini se una parte di loro, gli stranieri regolarmente residente nel nostro Paese, che hanno figli che vanno a scuola con i bambini italiani, che parlano la stessa lingua, che hanno le stesse passioni, che tifano le stesse squadre di calcio, vengono discriminati esclusivamente sulla base della loro origine. Dall’esclusione degli stranieri – conclude Fedeli – non si ricaverà, peraltro, nemmeno un risparmio per il bilancio dello Stato: per il triennio 2019-2021 il fondo a disposizione resta di 1 milione di euro. Si tratta solo di una misura discriminatoria, razzista, anticostituzionale che va combattuta e respinta”.


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