“Da Bankitalia ai sindacati, dall’Istat alla Corte dei Conti, da Confindustria all’Upb: dalle audizioni alla Camera e al Senato sulla manovra si è alzato un coro di ‘no'”. Lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Non è un pregiudizio politico: ci sono elementi concreti basati su numeri e stime. Possibile che tutti sbaglino? Se stasera il premier Conte e il ministro Tria, ostaggi dei diktat dei due vicepremier Salvini e Di Maio, rispediranno al mittente la richiesta di Bruxelles di rivedere la manovra – prosegue – l’Italia subirà l’apertura della procedura d’infrazione per debito eccessivo e a pagarne il prezzo sarà solo quel ‘popolo’ che Lega e M5S dicono di rappresentare: famiglie, imprese, lavoratori”.


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