‘Su lavoro femminile proposte insufficienti’
‘L’analisi relativa ai tassi di disoccupazione e di
inoccupazione femminili, contenuta nell’Agenda economica partorita dai saggi, è
corretta ed è positivo che si riconosca la carenza dei servizi alla prima
infanzia e alla non autosufficienza quale freno alla partecipazione delle donne
al mercato del lavoro. Riteniamo tuttavia che, sul piano degli strumenti
individuati per affrontare e migliorare la situazione, il testo sconti l’assenza
di donne nella commissione dei saggi. Le proposte risultano dunque insufficienti
e, tra le altre, come il telelavoro, sbagliate’. Lo dicono le senatrici del Pd
Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato e Rita Ghedini.
‘Le questioni fondamentali – proseguono le senatrici del Pd –
restano, infatti, da un lato l’esigenza di una maggiore condivisione delle
responsabilità famigliari e degli incentivi perché si realizzi e dall’altro il
potenziamento dei servizi socio-educativi e assistenziali che permettano alle
donne, in analogia con quanto avviene in altri Paesi specie del Nord Europa, di
conciliare appieno tempi di vita e di lavoro e di perseguire la propria
carriera professionale. Le nostre proposte prevedono, a tale proposito, anche
una fiscalità premiale alle imprese per l’assunzione delle donne, oltre a un
profilo di detrazioni fiscali differenziato per genere. Rimane poi cruciale la
questione della universalizzazione delle tutele di maternità’.
inoccupazione femminili, contenuta nell’Agenda economica partorita dai saggi, è
corretta ed è positivo che si riconosca la carenza dei servizi alla prima
infanzia e alla non autosufficienza quale freno alla partecipazione delle donne
al mercato del lavoro. Riteniamo tuttavia che, sul piano degli strumenti
individuati per affrontare e migliorare la situazione, il testo sconti l’assenza
di donne nella commissione dei saggi. Le proposte risultano dunque insufficienti
e, tra le altre, come il telelavoro, sbagliate’. Lo dicono le senatrici del Pd
Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato e Rita Ghedini.
‘Le questioni fondamentali – proseguono le senatrici del Pd –
restano, infatti, da un lato l’esigenza di una maggiore condivisione delle
responsabilità famigliari e degli incentivi perché si realizzi e dall’altro il
potenziamento dei servizi socio-educativi e assistenziali che permettano alle
donne, in analogia con quanto avviene in altri Paesi specie del Nord Europa, di
conciliare appieno tempi di vita e di lavoro e di perseguire la propria
carriera professionale. Le nostre proposte prevedono, a tale proposito, anche
una fiscalità premiale alle imprese per l’assunzione delle donne, oltre a un
profilo di detrazioni fiscali differenziato per genere. Rimane poi cruciale la
questione della universalizzazione delle tutele di maternità’.