Questa mattina ho rappresentato il Senato alla cerimonia di consegna delle insegne dell’Ordine Militare d’Italia da parte del Presidente della Repubblica. Nel giorno in cui celebriamo l’Unità Nazionale e il 95° anniversario della fine del primo conflitto mondiale un pensiero va rivolto agli uomini e alle donne che si sono battuti, e si battono, per il Paese e per la pace internazionale. E’ necessario ricordare il sacrificio delle Forze armate che si sono impegnate nei diversi teatri di crisi, dall’Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, alla Libia, al cono d’Africa, all’Oceano indiano. E’ bene sostenere coloro che oggi sono impegnati nell’importante missione per riportare la pace in queste zone come tutti quelli hanno partecipato alle operazioni di soccorso delle vittime della terribile tragedia di Lampedusa. A questo scopo l ‘efficienza di un adeguato strumento militare italiano resta indispensabile accanto a quelli dei nostri alleati europei e atlantici. P er questo, come ha ricordato il presidente Napolitano, bisogna proseguire nel progetto di riforma attualmente all’esame del Parlamento. Così come ha avuto un ruolo cruciale per l’Unità della nazione, lo strumento militare oggi tale ruolo lo ricopre nell’ambito dell’Europa, è dunque più che mai necessario, coinvolgendo i paesi membri della Ue, continuare a lavorare per raggiungere al più presto l’integrazione militare europea. La memoria dei nostri caduti e la consapevolezza del loro lavoro, come quello delle forze militari oggi, è strumento per costruire un mondo di pace, di libertà e rispetto dei diritti umani.

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