‘La ratifica della Convenzione di Istanbul è un atto importante, che impegna questo Parlamento a realizzare misure concrete, come il finanziamento dei centri antiviolenza, per contrastare e superare la violenza sulle donne e i bambini’, così la Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, ha aperto il suo intervento nell’ aula che oggi dovrebbe ratificare la Convenzione di Istanbul.
‘Occorre da subito lavorare su tre punti per rendere gli obiettivi della Convenzione effettivi: stereotipi, linguaggio, educazione’ ha continuato, ‘nel primo caso si tratta di costruzioni sociali che si radicano poco a poco, fino a divenire idee stabili che si tramandano tra generazioni, nelle famiglie, nelle scuole.
Le cose hanno iniziato a cambiare da quando il movimento femminista e femminile ha proposto una diversa idea della donna, ha messo in agenda e nel dibattito la libertà e l’autonomia delle donne. Ma adeguare il linguaggio e superare la banalizzazione delle scorciatoie cognitive è difficile e lento, e siamo molto indietro’. Per quel che riguarda il terzo punto, aggiunge Fedeli, ‘l’educazione, ancor più se attenta a superare stereotipi e ad usare un linguaggio rispettoso di identità e differenze, è il mezzo più potente per cambiare il mondo e per produrre una società più giusta e con meno violenza.

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