“Il 21 Marzo Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime di mafia, istituita dalla legge n. 20 del 2017, è particolarmente importante perché tiene insieme il doveroso ricordo di chi ha subito direttamente la violenza mafiosa, la vicinanza ai familiari e l’impegno civile attivo di istituzioni, forze sociali e sindacali, cittadine e cittadini” così in una nota la senatrice Pd Valeria Fedeli
“E’ importante perché la cultura della legalità si forma anche a partire dal ricordo e dalla memoria collettiva che occasioni come questa favoriscono e alimentano. Occasioni che non sono e non devono essere semplice celebrazione o liturgia ma esercizio attivo di cittadinanza democratica e libera da condizionamenti di tipo mafioso che indeboliscono la nostra stessa convivenza civile. Oggi si rinnova una memoria storica condivisa, in difesa delle istituzioni democratiche, di una cultura che tiene insieme i valori di legalità e diritti perché non c’è legalità senza diritti e perché non ci possono essere diritti senza il rispetto delle regole.
Anche in questo la scuola è fondamentale per educare al rispetto della legalità, contro ogni forma di violenza e di sopraffazione che toglie dignità e rispetto ad ogni singola persona e al suo valore. Ho avuto da ministra la possibilità di viaggiare con le scuole sulle navi della legalità in ricordo di Falcone e Borsellino. Esperienze che da anni contribuiscono a formare la consapevolezza delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi nel riconoscere e nell’opporsi alla cultura mafiosa che è qualcosa che va al di là dei crimini mafiosi.
Nel ricordo dei tanti caduti per mano mafiosa nel nostro Paese, voglio oggi ancora una volta ringraziare le forze di polizia, i magistrati che nel nostro Paese combattono sul campo il crimine di matrice mafiosa, i giornalisti e le giornaliste che con coraggio, soprattutto nei piccoli centri, raccontano e svelano intrecci e interessi rischiando in prima persona, gli imprenditori, i commercianti, tutti coloro che si ribellano e che denunciano, gli insegnanti che insegnano la cultura della legalità, le associazioni, gli amministratori che non cedono, i sindaci, le sindache e tutte le cittadine e i cittadini che non si piegano e scelgono, ogni giorno, di vivere liberi”.