‘Vercelli, Andria e Monza, sono le tre province teatro degli sconcertanti episodi di ?bullismo? e cyberbullismo? emersi recentemente. La formazione all’uso consapevole del web è un tassello fondamentale per diffondere il principio di cittadinanza digitale. Partiamo dalle scuole, per aiutare ragazzi e famiglie a vivere in sicurezza l’esperienza digitale. La violenza e le discriminazioni che viaggiano sul web non hanno nulla di virtuale, ma alimentano la fragilità delle vittime’. Lo afferma la senatrice del Pd Elena Ferrara, componente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama. ‘La responsabilità degli adulti è chiara, non solo per i responsabili che vanno perseguiti secondo le norme già in vigore. La politica e le istituzioni – afferma la parlamentare dem – devono rispondere al bisogno della comunità attivando percorsi di prevenzione condivisi e strutturati nei confronti dei minori. Sono loro i protagonisti straordinari della ‘società fluida’, grazie a loro possiamo diffondere quei principi fondamentali alla base delle relazioni e delle interazioni che ogni giorno viviamo in Rete e che si riverberano nei comportamenti quotidiani’.
‘E’ questo – precisa Ferrara – il senso profondo del disegno di legge contro il cyberbullismo costruito assieme a tutti i soggetti interessati: dai colossi del web alla Polizia di Stato, dal MIUR Social alle associazioni come Save the Children,SOS – Il Telefono Azzurro Onlus, dal Garante Infanzia e Adolescenza all’AGCOM Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, fino alle rappresentanze di genitori e studenti’.
‘A questo link (http://goo.gl/QYsfZA) i principali contenuti del testo approvato all’unanimità in Senato della Repubblica e in attesa di essere discusso alla Camera dei deputati. La questione, come confermano i fatti di cronaca, non è più rinviabile’, conclude la parlamentare.

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