Le cronache giornalistiche riportano di continuo episodi diffusi di violenza inaudita, spesso ai danni di soggetti fragili. Un fenomeno che viene spettacolarizzato sul web e viaggia sui social network, da smartphone a smartphone, come il pestaggio del ragazzo diversamente abile a Olbia. «La Ministra alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, ha condannato i responsabili, autori e spettatori, invocando giustizia. La vera partita, però, si gioca sulla prevenzione – commenta la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria del ddl sul cyberbullismo – altrimenti i ragazzi continueranno a farsi del male tra loro. Non si tratta di fenomeni isolati, ma di un segnale estremo di fragilità dei giovani e del loro bisogno di colmare un vuoto di identità attraverso una supremazia, che spesso si manifesta proprio sulle fragilità altrui. Solo con l’educazione, a partire dai primi anni di vita, potremo spezzare questa catena d’odio; forti di una necessaria alleanza tra scuola, famiglia e servizi territoriali. Insegniamo ai nostri figli il rispetto delle diversità – conclude Ferrara – secondo un rinnovato principio di affettività, anche e soprattutto sul piano delle relazioni digitali».


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