La mia settimana dedicata al tema della “Donna” è iniziata martedì a Roma, al convegno dedicato al ventennale dalla quarta conferenza mondiale dell’Onu sulla condizione femminile. “Nessun passo indietro sulla parità di genere nella riforma costituzionale e nella legge elettorale – ha detto vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, promotrice dell’evento – Negli ultimi anni sono stati compiuti passi avanti contro la discriminazione di genere, anche nelle istituzioni. Dobbiamo e possiamo, però fare di più per ridurre anche il differenziale tra uomini e donne”. Parole che condivido e che devono trovare riscontro anche sul piano normativo. E proprio questa è la chiave per agire anche contro il terribile fenomeno della violenza di genere. Le statistiche più recenti affermano che una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali, nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare. A livello locale, solo nel 2014, sono state 278 le richieste di aiuto pervenute all’associazione CaMmiNo, che opera presso il centro di ascolto della Provincia, in via Greppi.

Un fenomeno sociale che va contrastato, per questo l’Italia ha sottoscritto la convenzione di Istanbul, inserendo la violenza contro le donne nel quadro della violazione dei diritti umani, come ho avuto modo di ricordare anche in un recentissimo incontro pubblico, molto partecipato, promosso dai Giovani democratici di Monza/ Brianza.

“Picchiate in casa, molestate in strada, vittime di bullismo sul web”, ha detto la direttrice di Onu Women Phumzile Mlambo-Ngcuka, nel promuovere la campagna “Orange days”. Il cyberbullismo è, infatti, una “nuova” forma di violenza e di discriminazione che colpisce le fasce più deboli e indifese della società. Solo nell’ultima settimana sono stati denunciati due casi molto gravi, che vedono protagoniste delle ragazzine: a Genova e a Torino. Esempi di storie, purtroppo, ricorrenti e che mi danno ancora più motivazione per insistere sul percorso intrapreso con il ddl 1261 per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, nato nell’ambito del mio impegno in Commissione diritti umani. E c’è una buona notizia: giovedì 5 marzo la proposta di legge è stata approvata dalla Commissione Affari costituzionali ed è ora pronta per essere discussa in aula.
Obiettivo della proposta di legge è informare e rendere i ragazzi più consapevoli delle proprie azioni nel “mondo virtuale”. Sono loro stessi a chiedercelo, come ho potuto riscontrare girando nelle scuole di tante città italiane, per affrontare questo tema. Educare alla non violenza, alla parità e all’uguaglianza è una sfida che va intrapresa lavorando sui giovani: solo così avremo una generazione di adulti che crede nel valore del rispetto.
Un valore che è centrale anche in questo 8 marzo. Ho deciso di trascorrere questo fine settimana sul territorio, con le persone a me più vicine: a Bellinzago, Cameri, Oleggio e Novara, dove sono in programma tanti eventi, per approfondire i temi della parità sociale e di genere. Domenica sera, infine, non voglio mancare alla tradizionale cena per la Festa della donna al Parco Vinzio di Grignasco organizzata dal PD, partito che ha sempre messo al centro i valori a cui questa festa è dedicata.

Buon 8 marzo a tutte e a tutti.

Ne Parlano