“Il Premier Conte qui oggi in Senato è nudo, senza la maschera, è qui perché l’abbiamo obbligato a venire, a rispettare il Parlamento italiano, l’unico luogo deputato ad approvare la legge di Bilancio e che per 2 mesi non ha potuto esaminare e approvare neanche mezzo articolo. Dal 28 settembre, quando il vicepremier Di Maio si affacciava dal balcone annunciando la manovra al 2,4% che avrebbe cancellato la povertà e Salvini proclamava la flat tax per un milione di contribuenti e pensione per 400 mila, i mercati sono impazziti, lo spread è schizzato oltre i 300 punti, stiamo pagando 1,5 miliardi di interessi in più sul debito, la produzione industriale è in calo, i posti di lavoro sono diminuiti. Chi paga i danni che hanno prodotto, ingaggiando un braccio di ferro con l’Ue su valori che sapevano di non poter rispettare? E’ davvero la manovra del popolo, perché la paga il popolo”. Lo ha detto il senatore Alan Ferrari, segretario d’Aula del gruppo Pd.
“Dalla guerra all’Europa – ha proseguito Ferrari – sono passati al cappello in mano. E’ la prima volta che la legge più importante dello Stato viene scritta dall’Ue, dalla prima all’ultima riga e Conte ci deve ancora dire chi paga, quali sono i tagli che hanno operato per 10 miliardi. Hanno preso in giro gli italiani rendendoli più poveri e questo è imperdonabile”.


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