“Ottanta anni fa, riunita nell’Eremo di Camaldoli, tra il 18 e il 24 luglio 1943, una grande generazione di intellettuali cattolici diede vita ad una pagina fondamentale per la storia del nostro Paese, elaborando quello che conosciamo come il Codice di Camaldoli”. Lo ha detto il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico, in un intervento commemorativo in Aula.
Il senatore del Pd ha proseguito: “Nell’Italia schiacciata dalla dittatura fascista e alla vigilia della penosa occupazione nazista, personalità come Sergio Paronetto ed Ezio Vanoni, Aldo Moro e Giorgio La Pira, seppero immaginare una nuova nascita per l’Italia, scrivendo un manifesto capace di anticipare i caratteri della Carta Costituzionale”.
Il senatore del Pd ha citato il cardinale Matteo Zuppi, che qualche giorno fa ha dedicato una prolusione a Camaldoli. Fina ha in relazione ad essa ha espresso l’auspicio: “Avremmo bisogno oggi di mettere di nuovo insieme tra loro l’universalismo del pensiero cattolico-democratico, il cosmopolitismo del pensiero liberale, l’internazionalismo solidale del socialismo democratico e gli orizzonti aperti delle nuove culture politiche. Insieme per rivitalizzare il sogno europeo in una nuova stagione costituente”.


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