“Il dibattito politico che doveva portarci su di un percorso comune si è trasformato in un monologo volto a soddisfare esclusivamente interessi ed equilibri interni a Governo e maggioranza. Ognuno ha cercato di portare a casa qualcosa, chi la secessione dei ricchi, chi la mordacchia ai giudici, chi solo a mettere la firma su una nuova Costituzione. Scelte gravi e rese ancora più inaccettabili dal fatto che il Governo ha usato una questione di tale rilevanza per evitare in questi mesi di occuparsi dell’emergenza sociale nel nostro Paese. Il Governo ha preferito ignorare volutamente ogni nostra proposta rinunciando all’unica cosa che poteva e doveva fare, sfidare le parti politiche ad una legislatura costituente, invece niente. Abbiamo così di fronte un insieme confuso e pericoloso di strappi agli equilibri costruiti con studio certosino dai nostri Padri costituenti. Non fu solo l’esperienza fascista a determinare certe scelte ma la necessità di garantire equilibrio e pluralità, mentre qui si seguono solo gli interessi di un partito che sembra avere difficoltà a fare i conti con la storia. Sarà un caso ma questa riforma determinerebbe una incredibile concentrazione di potere nelle mani di una sola persona, una vera autocrazia. Svuotato il potere del parlamento, annullato il ruolo di garante del presidente della Repubblica. Proprio ciò che i padri costituenti volevano evitare. La nostra contrarietà, quindi, è e sarà netta”. Così il senatore del Pd Miche Fina intervenendo nell’aula di Palazzo Madama.
Pubblicato il
in Affari Costituzionali, Comunicati Stampa, Stampa