“Il tempo delle promesse è finito, la destra si assuma la responsabilità degli effetti delle proprie scelte di governo. La cosiddetta rimodulazione del PNRR, tradotta in un taglio di interventi per quasi 16 miliardi, è la certificazione del fallimento, della totale mancanza di visione, dei dannosi pregiudizi e delle storture che animano l’azione di questo governo”. Lo dice il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.
Per Fina “basta rilevare che da un piano che è nato come occasione di rilancio dopo la pandemia nel segno della transizione verde si tagliano risorse per i servizi sociali e la rigenerazione urbana e la messa in sicurezza del territorio, proprio in una fase in cui gli eventi climatici estremi, l’inflazione, la crisi sociale e il rischio di recessione ne mettono in evidenza l’urgenza. Sono 9 i progetti su ambiente ed energia tagliati, tra le opere spiccano molte infrastrutture vitali per i territori svantaggiati come il raddoppio della ferrovia Roma Pescara, sulla quale si sta provando addirittura a far passare il concetto che verrà rifinanziata con fondi sostitutivi che spetterebbero a prescindere. La grande maggioranza dei tagli avviene a danno dei Comuni, nonostante questi abbiano dimostrato efficienza e capacità di spesa più di altri. Basta ricordare che quelle risorse sono tolte a chi ne più bisogno, tra cui il Mezzogiorno, le aree interne e le fascie sociali più deboli, per darle a chi ne ha già”.


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