“Il destino del Parco del Matese, istituito con legge nel 2017, continua ad essere sospeso in un limbo di incertezza. Infatti, nonostante continue interlocuzioni con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, questo non ha ancora provveduto alla perimetrazione e zonizzazione del parco e ad emanare il decreto istitutivo e ad individuare l’ente gestore dell’area protetta”.
E’ quanto si legge in una interrogazione depositata dai senatori del Pd, Valeria Valente e Michele Fina al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per sollecitare la convocazione della Conferenza Stato Regioni, così da garantire il superamento degli ostacoli e delle divergenze con enti locali e regioni che tuttora impediscono la concreta istituzione del Parco Nazionale del Matese.
“Una sentenza del Tar del Lazio di ottobre 2024, sottolineano Valente e Fina, obbliga infatti il Ministero a procedere alla delimitazione provvisoria, nonché all’adozione delle misure di salvaguardia entro il termine di sei mesi. A distanza di tre mesi dal pronunciamento, tuttavia, non emergono novità significative rispetto ad una situazione che continua a rimanere bloccata”.
“Un parco che è già istituito sulla carta, cui occorre però dare le gambe immediatamente, anche perché insiste su un’area marginale, di grande valenza naturalistica che necessita tutele e sviluppo. In questi anni, a causa dei ritardi, l’area del parco e i suoi comuni hanno perso importanti risorse pari a circa 30 milioni: dai 2 milioni di euro destinati annualmente al funzionamento del parco, a tre annualità del programma Parchi per il Clima del Ministero dell’ambiente per finanziare progetti sul territorio, ad ulteriori opportunità derivanti da fondi del Ministero”, dichiara la Senatrice Valente.
Per il Senatore Fina “si tratta una vicenda che necessita di arrivare ad un suo epilogo positivo e che rappresenterebbe un segnale importante per il territorio, oltre che un importante segnale di attenzione in vista anche della discussione aperta sulla riforma delle legge quadro sulle aree protette, attualmente in discussione in Senato e, sulla quale chiediamo una interlocuzione con il governo per arrivare ad un testo condiviso da tutti nell’interesse della buona gestione dei nostri parchi.”


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