Per cancellare Porcellum partiti possono e devono procedere autonomamente
 ‘So bene che preoccupazioni, anche legittime, hanno accompagnato, all’inizio di questo percorso, il Ddl che stiamo discutendo. Si parlava di comitato misto, fatto di parlamentari e non, e di strade più tortuose. Io credo che il testo che abbiamo discusso in commissione Affari costituzionali e che ora arriva in aula, grazie alla discussione fatta e alle modifiche apportate, garantisca che la centralità del Parlamento, secondo quanto previsto dall’articolo 138 della nostra Costituzione, non è toccata ma, anzi, salvaguardata. Con questo testo il Parlamento è il soggetto delle riforme istituzionali’. Così Anna Finocchiaro, Presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama e relatrice del Ddl che istituisce il Comitato per le riforme istituzionali, si è espressa in aula durante la sua relazione. ‘Da questo punto di vista il dibattito in commissione è stato molto utile. Anche perchè ci ha permesso di garantire quella composizione paritetica del Comitato, tra Camera e Senato, che grazie alla legge elettorale non era garantita dai rapporti di forza all’interno dei due rami del Parlamento. E questo vale anche per la garanzia di rappresentatività riconosciuta ai piccoli gruppi e alle minoranze. E il lavoro del Comitato, secondo quanto stabilisce il testo del Ddl, garantirà anche tempi stringenti al percorso riformatore. Certo, non scadenze capestro. Ma la scelta che questo testo compie – ha continuato la senatrice del Pd – ha un evidente significato politico: aver stabilito una tempistica dimostra la volontà e la determinazione del Parlamento di portare a compimento la riforma delle nostre istituzioni’. ‘E l’aver delimitato con molta precisione e senza ombra di dubbi le competenze del comitato, che si occuperà di forma di stato, forma di governo e di bicameralismo (e delle parti degli altri titoli della seconda parte della nostra Costituzione strettamente legati e conseguenti alle modifiche apportate), aiuta il nostro lavoro evitando incursioni e rischi che qualcuno aveva paventato rispetto a temi quali la giustizia e la magistratura che non sono toccati dalla nostra attività’. ‘Ed è altrettanto chiaro, grazie agli emendamenti presentati in commissione, che il Comitato si occupa solo della legge elettorale ‘conseguente’ alle modifiche della forma di governo che verranno apportate e che quindi sono intatte le prerogative del Parlamento e delle commissioni competenti che, per via ordinaria, possono, anzi voglio dire ‘devono’, cancellare gli obbrobri del Porcellum, per evitare il rischio che, nel caso si dovesse andare malauguratamente a votare in tempi brevi, si voti ancora con una legge che nessuno vuole. Mi sembra – ha concluso la Finocchiaro – che si sia fatto un buon lavoro e resto convinta che il percorso delle riforme ora possa essere più facile’.

Ne Parlano