‘Un articolo uscito oggi sul quotidiano ‘La Stampa’ evidenzia, con toni critici, la lentezza dei lavori parlamentari in Senato sui disegni di legge riguardanti la disciplina dell’attività di lobbying. L’esame del provvedimento ha subito un rallentamento, nelle ultime settimane, in ragione delle urgenze alle quali la Commissione ha dovuto far fronte, con particolare riguardo all’esame del disegno di legge sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione, collegato alla manovra di finanza pubblica, che è stato calendarizzato in aula per il prossimo 31 marzo. Si tratta, come è noto, di un provvedimento molto complesso ed atteso, che ha assorbito i lavori della Commissione e che ancora deve essere completato. Peraltro, in questo periodo, la Commissione ha anche concluso l’esame di un provvedimento, particolarmente atteso, riguardante il contrasto al drammatico fenomeno del cyberbullismo’. Lo precisa la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione affari costituzionali.
‘La regolamentazione dell’attività di lobbying – prosegue Anna Finocchiaro – resta una priorità, tanto che nel mese di febbraio si è proceduto ad un articolato ciclo di audizioni di esperti, per consentire un approfondimento del tema e giungere ad una soluzione normativa quanto più possibile condivisa. E’ previsto inoltre che, una volta conclusa la discussione generale, il relatore individui un testo per il seguito dell’esame, al quale riferire eventuali proposte emendative. Non sfugge che la materia è particolarmente sensibile, in quanto coinvolge profili di assoluto rilievo. Non di meno, assicuro la determinazione della Commissione di concludere in tempi congrui l’esame, in ragione della esigenza, non più rinviabile e da tutti avvertita, che anche l’Italia, come le altre democrazie avanzate, si doti di una disciplina moderna ed efficace per regolare un fenomeno così importante’.
‘La regolamentazione dell’attività di lobbying – prosegue Anna Finocchiaro – resta una priorità, tanto che nel mese di febbraio si è proceduto ad un articolato ciclo di audizioni di esperti, per consentire un approfondimento del tema e giungere ad una soluzione normativa quanto più possibile condivisa. E’ previsto inoltre che, una volta conclusa la discussione generale, il relatore individui un testo per il seguito dell’esame, al quale riferire eventuali proposte emendative. Non sfugge che la materia è particolarmente sensibile, in quanto coinvolge profili di assoluto rilievo. Non di meno, assicuro la determinazione della Commissione di concludere in tempi congrui l’esame, in ragione della esigenza, non più rinviabile e da tutti avvertita, che anche l’Italia, come le altre democrazie avanzate, si doti di una disciplina moderna ed efficace per regolare un fenomeno così importante’.