“Ripristinare tempestivamente le esenzioni tolte agli agricoltori e l’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con meno di 40 anni, eliminare l’imposizione del pagamento dell’assicurazione obbligatoria contro le calamità prevista nell’ultima legge di bilancio e prorogare anche nel 2024 il credito d’imposta per l’acquisto del gasolio agricolo. In un momento emergenziale per l’agricoltura come quello attuale, il peggiore degli ultimi dieci anni, il Governo, invece degli slogan e in assenza di provvedimenti su accise, costi energetici e delle materie prime, dia con urgenza un segnale di attenzione e le risposte che il comparto agricolo e le famiglie italiane attendono”. Lo dice il senatore Silvio Franceschelli, capogruppo del Pd nella Commissione Agricoltura, che ha partecipato al question time nell’Aula di Palazzo Madama.

“Gli agricoltori – continua Franceschelli – non si vedono riconoscere il giusto prezzo alle loro produzioni, mentre i consumatori e le famiglie vedono crescere il costo del carrello della spesa in modo vertiginoso e in molti non arrivano più a fine mese. Pesano inoltre gli investimenti, con il ricorso al credito da parte delle aziende che oggi sono in grave crisi di liquidità e hanno visto crescere a dismisura i tassi di interesse. Su questi fronti si rendono necessarie misure non più rinviabili e il Governo deve dire quali azioni intende intraprendere per garantire il giusto reddito agli agricoltori, creando un sistema più equilibrato, anche certificando i costi di produzione agricola per assicurare prezzi dignitosi, mai sottocosto rispetto a quello di produzione ed evitare speculazioni nella filiera, tali da penalizzare anche il consumatore”.

“Le imprese agricole oggi si trovano a non riuscire a coprire nemmeno i costi di produzione, oltre a subire il peso dell’inflazione, del clima avverso e delle sfide della transizione – ha ricordato Franceschelli. L’agricoltura rappresenta un settore fondamentale per la crescita economica del nostro Paese, per la manutenzione del territorio, la custodia del paesaggio e la salvaguardia contro il dissesto idrogeologico. Senza l’agricoltura ­– ha concluso Franceschelli il suo intervento – le aree interne si spopolano, l’economia e le comunità locali non sopravvivono. L’agricoltura nei nostri territori sono donne e uomini, aziende di piccole e medie dimensioni che coltivano la terra con amore, passione, dedizione e rispetto per l’ambiente e che, oggi, vedono sempre più incerto il proprio futuro”.


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