“Questa legge aumenta le diseguaglianze
sociali, allarga il divario tra i territori e penalizza la
crescita del Paese. Non si puo’ cambiare la Costituzione senza
affrontare il tema dei livelli essenziali delle prestazioni e
senza mettere le risorse necessarie a garantire i servizi
pubblici. Cosi’ si mette a rischio l’unita’ e la coesione
nazionale. Questa maggioranza rivendica ogni giorno l’identita’
nazionale e poi spezza il Paese con questo provvedimento”. Lo ha
detto la senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan
intervenendo in discussione generale. “Avete scelto di andare
avanti comunque – ha proseguito la senatrice Pd – forti di uno
scambio tra i partiti di maggioranza tra autonomia differenziata
e premierato. Portate in Aula una legge che dara’ il colpo di
grazia alla sanita’ pubblica dopo i tagli prodotti in
finanziaria. C’e’ il rischio di penalizzare servizi che gia’
oggi non funzionano, aumentando ancora di piu’ i viaggi della
speranza dal sud verso il nord per curarsi. Sulla scuola effetti
analoghi, cosa sara’ dei programmi scolastici, elemento
fondamentale di coesione e unita’ del Paese? Peggio, torneranno
le gabbie salariali se saranno messe le mani sulla
contrattazione integrativa”. “La principale vittima di questa
legge e’ il Mezzogiorno. Mi appello ai parlamentari del sud – ha
aggiunto la senatrice Pd – almeno un sussulto per chiedere pari
dignita’ e difendere un territorio che gia’ vive in forti
difficolta’. Questa legge impattera’ drammaticamente sui temi
della crescita – ha concluso Furlan – con una frammentazione su
scelte strategiche per la competitivita’ del Paese, dalle
infrastrutture alle politiche energetiche. Creare tante piccole
repubbliche non ci aiutera’ a competere in Europa e nel mondo”.


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