“Le norme contenute nel decreto Pnrr sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non sono sufficienti ad arginare un fenomeno drammatico. Tre morti al giorno, oltre 500 mila infortuni solo lo scorso anno. Una fotografia inaccettabile, un vero bollettino di guerra davanti al quale si doveva fare molto di più. Dietro questi numeri ci sono vite spezzate, famiglie distrutte, una sconfitta per l’umanità e per il Paese”. Lo ha detto la senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan intervenendo in Aula durante l’informativa della Ministra Calderone sulla tragedia sul lavoro del cantiere edile di Firenze.
“Nel pacchetto di norme approvate per decreto, senza neanche confrontarsi in questa Aula e con le organizzazioni sindacali, mancano questioni fondamentali per assicurare una piena e reale sicurezza nei luoghi di lavoro – ha continuato la senatrice Pd -. A partire dalla precarietà del lavoro, che è uno dei primi fattori a rendere meno sicuri i cantieri, e da una precisa volontà di anteporre i contratti maggiormente rappresentativi a quelli sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. In questo modo – ha sottolineato Furlan – si rischia di lasciare spazio ai contratti pirata”.
“Troppi i buchi lasciati da queste norme – ha proseguito la senatrice Pd -. Non avete toccato uno dei punti più importanti per garantire sicurezza ai lavoratori, la cancellazione degli appalti a cascata. Eliminarli significherebbe preservare le vite. Aggiungo che la trasformazione della patente a punti in patente a crediti – ha concluso Furlan – peggiora questo strumento, rendendolo meno efficace per un investimento reale a garanzia della sicurezza sul lavoro”.


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