“Non si riduce il divario di genere
nel mondo del lavoro in Italia. La fotografia consegnata ieri
dall’Inps è impietosa e riguarda in maniera drammatica le madri,
penalizzate da quella che viene ribattezzata child penality”. Lo
afferma in una nota la senatrice Pd Annamaria Furlan, vice
presidente della commissione bicamerale sugli enti gestori.
“Le donne con figli subiscono una penalizzazione tre volte
superiore in termini di salario e di carriera. Ieri l’INPS ci ha
detto che tra le donne che hanno avuto un figlio tra il 2013 e
il 2016 di età tra i 20 e 45 anni il 18% ha lasciato il lavoro
nell’anno immediatamente successivo” aggiunge Furlan.
“È necessario invertire la rotta ascoltando le richieste di chi
chiede interventi sul carico del lavoro di cura familiare-
evidenzia Furlan – ma serve soprattutto riconoscere il valore
della maternità e compensarne gli effetti negativi
sull’interruzione lavorativa. Mi auguro che il mio disegno di
legge che assegna un anno di contributi figurativi alle madri
per ogni figlio possa essere calendarizzato al più presto:
sarebbe una risposta, sul piano previdenziale, alla riduzione
del gender gap” conclude Furlan.