“La prima manovra della Destra al governo colpisce per le distanze abissali tra le promesse fatte in campagna elettorale e il risultato di una legge di Bilancio iniqua e deludente. Non si pone il tema della crescita, non si investe su lavoro, università, scuola e ricerca. Continueremo a spingere i cervelli all’estero, le brave ricercatrici dello Spallanzani che hanno sequenziato il virus del Covid erano precarie e rimarranno tali. Bisognava mettere più soldi in tasca a lavoratori e pensionati, di fronte alla crisi, ma nulla”. Lo ha detto in Aula la senatrice del Pd Annamaria Furlan.

“Nessun investimento su transizione energetica e per le comunità energetiche – prosegue Annamaria Furlan – L’unica cosa certa per la scuola è che ci saranno700 istituti scolastici in meno. I soldi del Pnrr non possono essere usati per le assunzioni in sanità, quindi mancheranno ancora 57 mila infermieri e ai 16 mila medici mancanti si andranno a sommare la metà di tutti quelli dipendenti del Ssn, che andrà in pensione nei prossimi anni.  Cosa aspetta la Destra a ratificare il Mes? Altre vergogne: il fisco, per cui si permette a chi evadeva di evadere meglio; il cuneo fiscale: per cui si mettono in tasca 12 euro lordi al mese alle lavoratrici e ai lavoratori; vengono reintrodotti i voucher, in un Paese in cui le morti sul lavoro sono un dramma”.


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