“È inutile fare grandi proclami di intenti sulla lotta alle mafie, se poi si approvano leggi che creano gravi falle nel sistema del contrasto alla criminalità organizzata. È il caso della misura prevista in Legge di Bilancio che innalza da 50mila a ben 150mila euro la soglia per l’indizione di appalti senza gara. Ed è il caso del blocco delle assunzioni anche per l’Agenzia dei beni confiscati. Una struttura fondamentale per colpire gli interessi economici delle mafie che rischia di non poter funzionare, se i nuovi dipendenti previsti dal cosiddetto decreto sicurezza non potranno essere assunti per il blocco dei concorsi pubblici. È auspicabile dunque che la Commissione promuova pressione politica nei confronti del Parlamento e della maggioranza affinché si intervenga normativamente in questo senso”. È quanto ha dichiarato la Senatrice PD Laura Garavini, componente Commissione Antimafia, intervenendo questa mattina in Commissione. “È inoltre importante – ha aggiunto – che venga ricostituito, nell’ambito della Commissione, il comitato sulle mafie italiane all’estero che già nella precedente legislatura aveva portato a risultati tangibili. Sia dal punto di vista conoscitivo, che normativo, grazie all’approvazione di provvedimenti che proprio in queste settimane stanno dando prova della loro efficacia nel contrasto internazionale. Lo dimostrano anche recenti inchieste. Come la maxioperazione Pollino, condotta a dicembre dalla Dda di Reggio Calabria in collaborazione con magistratura e forze di polizia di Paesi Bassi e Germania. Resa possibile proprio grazie alle squadre investigative comuni europee, istituite con legge nella scorsa legislatura”.


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