‘Donne: serve monitoraggio impatto di genere delle leggi sull’occupazione e delle politiche economiche’
‘Concordo con il ministro del lavoro Giovannini, che oggi nella Commissione Lavoro del Senato ha detto chiaramente che le leggi senza crescita non creano posti di lavoro. La logica opposta, in passato, ci ha travolti. L’Italia ha certamente bisogno di riforme, ma per creare occupazione è adesso assolutamente prioritario rilanciare lo sviluppo del Paese. Basta con l’ubriacatura da riforme e con l’allentamento delle regole’. Lo dice la senatrice del Pd Rita Ghedini, segretario d’Aula del gruppo Pd e componente della commissione Lavoro.
‘I dati che oggi il ministro ci ha illustrato – prosegue Rita Ghedini – chiariscono che, nel decennio in corso, la ripresa dell’occupazione in ordine alla ripresa della produzione non riuscirà a raggiungere il livello pre-crisi. E’ per questo che sono necessarie politiche industriali per la ripresa e, più complessivamente, politiche che incidano sul profilo fiscale del lavoro ma anche della produzione, per sostenere la capacità competitiva delle imprese. Per quanto attiene invece ai diritti connessi alla maternità e al sostegno e alla condivisione del lavoro di cura, credo che la prospettiva del ministero e il documento dei saggi siano deficitari. Si tratta di questioni che vanno considerate leve per la crescita e non problemi sociali. Servirebbe – conclude Ghedini – un monitoraggio costante dell’impatto di genere di tutta la normativa sul lavoro e, più in generale, di tutte le politiche economiche’.
‘I dati che oggi il ministro ci ha illustrato – prosegue Rita Ghedini – chiariscono che, nel decennio in corso, la ripresa dell’occupazione in ordine alla ripresa della produzione non riuscirà a raggiungere il livello pre-crisi. E’ per questo che sono necessarie politiche industriali per la ripresa e, più complessivamente, politiche che incidano sul profilo fiscale del lavoro ma anche della produzione, per sostenere la capacità competitiva delle imprese. Per quanto attiene invece ai diritti connessi alla maternità e al sostegno e alla condivisione del lavoro di cura, credo che la prospettiva del ministero e il documento dei saggi siano deficitari. Si tratta di questioni che vanno considerate leve per la crescita e non problemi sociali. Servirebbe – conclude Ghedini – un monitoraggio costante dell’impatto di genere di tutta la normativa sul lavoro e, più in generale, di tutte le politiche economiche’.