‘Leggiamo dichiarazioni di autorevoli esponenti di altri gruppi parlamentari che si attribuiscono il merito di una mediazione o che considerano l’accordo, al quale stiamo lavorando, addirittura umiliante per le donne. Noi consideriamo la ricerca di un accordo in materia di parità di genere per le elezioni europee un obiettivo da perseguire, perché può permetterci di raccogliere i frutti di una più equa espressione delle preferenze già dalla consultazione del prossimo maggio. E’ un punto di equilibrio al quale, come gruppo del Pd, stiamo lavorando perché riteniamo comunque utile approvare questa legge alla vigilia della prossima consultazione elettorale europea. Come è noto, noi avremmo voluto altro. Il Pd, infatti, che ha regole interne precise in quanto a rispetto della democrazia paritaria ampiamente dimostrate sia dalla composizione dei gruppi parlamentari che da quella del governo, ha presentato un disegno di legge che prevede parità di genere al 50 per cento e la doppia preferenza di genere. Questa è la nostra posizione, che tuttavia non è maggioritaria nell’aula di Palazzo Madama’. Lo dice la senatrice Rita Ghedini, segretaria d’Aula del gruppo del Pd.