Maggiore flessibilità in entrata proposta da Sangalli non risolve problemi
 ‘Ha ragione Carlo Sangalli a lanciare un grido d’allarme sull’emergenza consumi, che a cascata si riverbera dalle imprese del commercio alle famiglie, in un circolo vizioso inestricabile. E’ chiaro che, in questa situazione di inedita emergenza per il nostro Paese, un eventuale aumento dell’Iva potrebbe costituire la mazzata finale all’economia reale e dunque va evitato in ogni modo. La soluzione all’emergenza occupazionale, uno dei fattori più rilevanti della crisi, tuttavia, non può essere, ancora una volta, quella dell’introduzione di ulteriore flessibilità in entrata nel mondo del lavoro. Ricordiamo che precarietà significa depressione della capacità di spesa e impossibilità di investire sul futuro: chi non ha una prospettiva di reddito continuativa non spende, non fa progetti, non investe su un progetto di vita’. Lo dice la senatrice Rita Ghedini, componente della commissione Lavoro e segretaria d’aula del gruppo Pd. ‘Per i giovani, al contrario – prosegue Rita Ghedini – vanno creati, con incentivi e politiche attive, posti di lavoro veri, che consentano l’autonomia di almeno due generazioni: ci auguriamo che il governo si muova in questa direzione con il previsto decreto di fine giugno. Lavorare nell’Ue per ottenere un patto di stabilità ‘intelligente’ – conclude Rita Ghedini – mi sembra poi un’ottima proposta. Come il Pd sostiene da tempo, l’Ue deve farsi carico di investire risorse nella crescita e nell’occupazione giovanile’.