“Evitare a tutti i costi la paralisi dei servizi ai cittadini all’estero. Il governo intervenga subito fermando una inaccettabile discriminazione nei confronti degli italiani all’estero”.
È la richiesta dei Senatori del Pd eletti nelle ripartizioni Estero, Francesco Giacobbe (Africa-Asia-Oceania-Antartide) e Francesca La Marca (America settentrionale e centrale) che, insieme al Senatore Alessandro Alfieri, hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, per sapere come il governo intende agire visto che il servizio SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sarà sospeso per centinaia di miglia di italiani all’estero.
Il provider InfoCert ha, infatti, comunicato ai patronati all’estero che non sarà più possibile accedere ai servizi digitali per quei clienti che non sono in possesso di documenti di identità rilasciati dalle amministrazioni italiane, così come previsto dall’articolo 7 del regolamento AGID.
L’utilizzo del video riconoscimento, che fino ad oggi aveva permesso agli emigrati di poter accedere al servizio SPID attraverso InfoCert, non sarà più accettato, quindi, anche chi aveva ricevuto la propria identità digitale sfruttando questa opportunità se la vedrà sospesa in attesa di ottenere, lì dove possibile, documenti italiani.
“L’utilizzo dello SPID consente ai patronati all’estero di garantire servizi al cittadino senza gravare sulla rete consolare che, spesso, si trova ad affrontare carenze di personale e infrastrutturali tali da essere in difficoltà nel garantire i servizi ordinari”, hanno detto i Senatori Giacobbe e La Marca aggiungendo che: “Bisogna trovare una soluzione immediata. Non è possibile che a pagare siano sempre i cittadini, specialmente quelli emigrati che si vedrebbero, così, negati il diritto essenziale di poter accedere ai servizi come tutti gli altri connazionali”.


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