“Un silenzio assordante e imbarazzato. Questa la risposta che abbiamo ricevuto anche questa sera alla richiesta di conoscere le ragioni dell’art. 31 e dell’incremento – che esso prevede- dei poteri dei servizi di sicurezza. Poteri che rischiano di incidere su libertà fondamentali, limitando anche prerogative dell’autorità giudiziaria poste a garanzia dei cittadini.
Perché attribuire ai servizi la possibilità di acquisire ogni possibile dato (compresi quelli più sensibili) in possesso di tutte le amministrazioni pubbliche, senza alcun previo indirizzo o controllo del parlamento e dell’autorità giudiziaria? E perché estendere la scriminante penale anche alle condotte degli agenti dei servizi che, non solo si infiltrano ma “organizzano o dirigono associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”?
Nessun esponente di maggioranza, né alcun membro del governo ha voluto (o saputo) spiegare il perché di questa norma”. Così Andrea Giorgis, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.