Ho deciso di partecipare, la sera di mercoledi 30 ottobre a Roma, al momento di raccoglimento in ricordo di Simone, il ragazzo romano di 21 anni che si è tolto la vita ieri perché omosessuale in un Paese ‘libero’, come ha lasciato scritto nel suo biglietto di addio, ma dove ‘esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza’. Un fatto gravissimo, l’ennesimo suicidio di un ragazzo gay, che non deve più ripetersi. E’ fondamentale combattere la cultura della discriminazione di genere in tutte le sue articolazioni, una responsabilità che le istituzioni devono assumere su di loro. Per questo motivo la legge contro l’omofobia e la transfobia, già approvata alla Camera, deve essere calendarizzata al Senato al più presto.

Ne Parlano