‘Il Senato si trova da giorni in un’umiliante situazione di stallo che getta soltanto discredito sulle istituzioni. Il governo e il Pd fanno bene a non accettare ricatti perché la maggioranza ha il diritto-dovere di portare avanti i propri programmi senza che essi subiscano stravolgimenti. Ora però è necessaria un’iniziativa politica: in cambio di un contingentamento dei tempi, infatti, è possibile individuare alcuni punti di mediazione che sblocchino l’attuale situazione’. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Miguel Gotor. ‘Essi riguardano l’immunità dei nuovi senatori, che può essere affidata alla Corte costituzionale, come avviene in altri ordinamenti, oppure limitata alle opinioni e all’arresto, consentendo dunque la perquisizione e le intercettazioni. Poi vi è il tema della democrazia referendaria, un punto sensibile visto che ci sarà una sola camera politica con un impianto maggioritario: per quanto riguarda i referendum abrogativi è possibile abbassare il numero delle firme e per i referendum manipolativi in materia elettorale è utile ripristinare tale diritto che la nuova riforma preclude. Poi i referendum propositivi, opportunamente regolamentati, potrebbero costituire un nuovo strumento in grado di riavvicinare le istituzioni ai cittadini. Il terzo punto di mediazione – prosegue Gotor – riguarda il sistema di garanzie, in particolare quelle collegate all’elezione del presidente della Repubblica, il cui collegio di grandi elettori potrebbe essere ampliato anche ai deputati europei. Un’ultima questione può riguardare la decisione, da condividere con un accordo politico preventivo, di sottoporre in ogni caso al giudizio popolare l’attuale riforma costituzionale. Sono una serie di punti – conclude Gotor – che consentirebbero di sminare il terreno e di migliorare il testo in aspetti rilevanti che guardano agli interessi generali della democrazia italiana’.