Meno bene cosa si taglia e dove si investe
‘Siamo d’accordo con la riduzione delle imposte ma non è indifferente a chi le si riduce, su quale base imponibile e rinunciando a cosa. Stanziare 3,6 miliardi di euro per togliere le imposte sulla prima casa, praticamente a tutti, è sbagliato, oltre al fatto che toglie spazi di autonomia e di responsabilità agli enti locali. Come si possono, allora, ridurre le imposte? Abbiamo avanzato due proposte’. Lo dichiara la senatrice del Pd Maria Cecilia Guerra a nome della ‘minoranza’ Pd.
‘Bisogna pagare tutti per pagare tutti di meno. Il gettito ottenuto con la nostra proposta di contrasto all’evasione Iva – spiega – potrebbe ad esempio essere usato per finanziare sgravi fiscali agli investimenti e all’occupazione al Sud, invece di utilizzare a questo fine i fondi comunitari, che già sono del Sud. Si potrebbe poi rendere più equo l’intervento sulla prima casa, mantenendo l’imposizione per il terzo dei proprietari di case di valore più alto. Se ne ricaverebbero 1,5 miliardi di euro da utilizzare a sostegno del welfare per evitare i tagli alla sanità, sostenendo in modo permanente i nuovi Lea e i farmaci innovativi,oppure a sostegno degli investimenti pubblici che hanno un forte impatto sul Pil e sulla occupazione, quali viabilità, contrasto al dissesto idrogeologico e tutela dell’ambiente (nell’ottica di prevenire per spendere meno e meglio) edilizia scolastica, riqualificazione urbana. Si tratta di quei beni comuni che per noi rimangono la priorità. Alla Camera – conclude Guerra – riproporremo con forza le nostre proposte. Abbiamo le carte in regola per farlo, perché abbiamo indicato con chiarezza dove prendere le risorse’.