«Una grave mancanza di rispetto verso lo sport e verso le persone che hanno seriamente lavorato al progetto». Per Josefa Idem, campionessa olimpica e mondiale della canoa nell`arco di più di 30 anni di carrirera agonistica e ora senatrice Pd, il secco rifiuto dell`amministrazione comunale di Roma alla candidatura per l`organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024, rappresenta una grande occasione buttata al vento.
Che cosa l`ha colpita del “no” della sindaca Virginia Raggi?
«Sono molte le cose che non mi hanno convinto sia dal punto di vista della sostanza che della forma».
Andiamo con ordine e iniziamo dalla sostanza…
«C`è stato un approccio approssimativo a un evento di un`importanza straordinaria. L`amministrazione dei Cinquestelle si è comportata con sufficienza, ritardo e assoluta mancanza di rispetto. La documentazione prodotta dal comitato organizzatore è stata esaminata in un incontro sbrigativo la notte prima del “No” ufficiale che tradisce una decisione già presa a priori. Era stato preso l`impegno ufficiale che alla città di Roma l`organizzazione dei Giochi sarebbe costata zero euro e non è servito… ».
Eppure Virginia Raggi ha dichiarato ufficialmente: “Diciamo no alle Olimpiadi dello spreco”…
«Ma quale spreco… Che cosa si risparmia rinunciando ai fondi che avrebbero messo a disposizione il Cio e i privati? Con zero euro risparmiati, si faranno zero interventi… E poi gli argomenti portati dalla sindaca denotano una clamorosa lacuna in quanto ignora che il Cio ha adottato da tempo nuovi criteri per favorire quelle organizzazioni che puntino sull`ecologia, sul concetto di low cost e sul recupero delle strutture esistenti. E poi voglio aggiungere che è stato approvato di recente il nuovo Codice degli Appalti con l`ok dell`Autorità Anticorruzione».
Questo proprio per evitare che i costi, così come accaduto in passato, finiscano per lievitare senza controllo…
«Appunto. Il Parlamento ha dato il via libera alla legge che regolamenta l`attività degli appalti e questo provvedimento è stato approvato anche da Raffaele Cantone. C`è da chiedersi se i Cinquestelle lo sanno… La verità è che la posizione del M5S romano su questo argomento era già stata presa da tempo e che nel corso di questi ultimi mesi non c`è stata attività di analisi e di approfondimento. La nuova amministrazione ha ignorato il “Sì” del vecchio Campidoglio e non ha voluto tenere conto del serio lavoro fatto da molti professionisti che avevano definito un piano in collaborazione con le istituzioni e con gli investitori privati».
Va detto poi che Roma2024 non avrebbe riguardato solo la città…
«Certo, Raggi ha deciso di rinunciare a un`opportunità che avrebbe coinvolto molte aree del Paese. Poi mi dispiace anche perché io, che sono un`atleta, so che cosa significa partecipare a un`Olimpiade e che cosa significa giocarle in casa. Ne avrebbe tratto giovamento tutto il mondo dello sport italiano. Che peccato… ».
Prima faceva riferimento alla sostanza e alla forma. Della prima abbiamo parlato…
«La forma ha lasciato a desiderare. Una forza politica come il M5S che si è sempre scagliata contro il vecchio modo di “fare politica”, con l`atteggiamento che ha messo in campo in questa occasione ha dimostrato di aver preso a modello le
peggiori abitudini della vecchia politica».
A che cosa si riferisce?
«Che fine hanno fatto le dirette streaming invocate a suo tempo negli incontri con Bersani e Letta per il trionfo della trasparenza? Adesso la sindaca è fuggita disertando l`incontro con i rappresentanti del Coni. Nessun contatto, nessun dibattito, nessun confronto, nessuna possibilità di trovare un accordo. Con un chiaro deficit di argomentazioni e spiegazioni citando cifre che non tornano».
Secondo lei sarà possibile ottenere in futuro un`altra chance per la candidatura di Roma?
«Non credo sia possibile per molte manifestazioni da qui in avanti. Questa candidatura è stata malamente “bruciata” e non siamo più credibili. E questo chissà per quanto ancora».


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