“Il Presidente Zaia deve dire se è vero quanto pubblicato da L’Espresso circa le pressione e le minacce da parte delle “alte sfere” della regione Veneto nei confronti di alcuni primari ospedalieri affinché firmassero una lettera contro lo studio sull’efficacia dei test rapidi svolto dal Dott. Crisanti nei giorni in cui era in corso una gara d’appalto di 148 milioni di euro per una fornitura di questi test per 7 regioni, con il Veneto capofila.
Se fosse vero, sarebbe una cosa inaudita.
Pressare, anche con minacce, la scienza medica per far valere proprie ragioni “politiche” e, soprattutto, non consentire il libero confronto su soluzioni che potrebbero evitare tante sofferenze e lutti è la più grave delle responsabilità che qualcuno può commettere.
Zaia deve chiarire il suo ruolo nella gravissima vicenda pubblicata dal settimanale.
Va diradata questa nebbia che incide sulla credibilità e moralità, sua e della regione Veneto”. Così il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo.


Ne Parlano