A chi si applica il ddl

Il ddl si applica ai lavoratori autonomi, anche quelli che svolgono prestazioni con le modalità di cui all’articolo 2222 del Codice civile, che regola il contratto d’opera. Sono esclusi, invece, gli imprenditori, anche piccoli.

 

I nuovi diritti

Introdotto un “pacchetto” di nuovi diritti:

  • Estensione del congedo di paternità ai lavoratori autonomi e allungamento per le mamme e i papà del congedo, fino a 6 mesi entro i 3 anni di vita del bambino.
  • Indennità di maternità anche continuando a lavorare, pari all’80% della retribuzione, per i 5 mesi canonici (2 prima e 3 dopo il parto).
  • Tutela per il ritardo nei pagamenti: viene estesa anche alle transazioni tra imprese e autonomi, tra autonomi e tra autonomi Pa.
  • Rimborsi spese: quelli per le spese alberghiere, per alimenti e bevande non creano reddito.
  • Spese per la formazione deducibili. Diventano deducibili al 100% le spese per l’iscrizione a master, corsi di formazione o di aggiornamento, di iscrizione a convegni e congressi (fino a 10 mila euro l’anno).
  • Sospensione dei contributi in caso di malattia o di infortunio: il pagamento dei contributi previdenziali e dei premi dell’assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali viene sospeso, e poi si potrà riprendere a rate.

 

Abusive le clausole unilaterali

Il ddl sancisce che sono abusive e prive di effetto le clausole che attribuiscano al committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o di recedere senza congruo preavviso. No anche alle clausole mediante le quali le parti concordino termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla data del ricevimento.

 

Più sicurezza e previdenza

Arriva anche una delega che mira a ‘rafforzare le prestazioni di sicurezza e di protezione sociale dei professionisti iscritti agli ordini’, con un criterio direttivo: consentire agli enti di previdenza di garantire agli iscritti, oltre a prestazioni di tipo previdenziale e socio-sanitario, anche altre prestazioni sociali. Nel testo c’è poi una delega per il riassetto delle disposizioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori applicabili agli studi professionali.

 

Sportello ad hoc nei centri per l’impiego

I centri per l’impiego si dotano, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo.

 

Accesso più semplice agli appalti

Le amministrazioni pubbliche promuovono la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici o ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca.

 

Smart working

Primo passo per disciplinare in Italia il lavoro agile (smart working), quale “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”.