‘E’ necessario riprendere i colloqui tra i rappresentanti del Fronte Polisario e del Marocco per far vincere la via diplomatica e ridare dignità al popolo Saharawi’.
E’ quanto affermato dal senatore del Partito democratico Stefano Vaccari, presidente dell’intergruppo parlamentare di solidarietà con il popolo Saharawi, il senatore del Pd Stefano Vaccari, intervenendo alla presentazione del resoconto della missione parlamentare nei campi profughi del deserto algerino.

‘L’opzione militare deve essere scongiurata ad ogni costo e deve preoccupare tutti noi europei – ha sottolineato il senatore – La data per la presentazione del report non è casuale. Ricorre oggi, 10 dicembre, l’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. Riteniamo sia doveroso riproporre all’attenzione della comunità internazionale la condizione di vita precarie nei campi profughi e la continua e sistematica violazione dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte del Marocco, denunciati a più riprese anche da associazioni internazionali come Amnesty e il Centro Robert Kennedy’.
‘Occorre un impegno straordinario di tutti i parlamenti nazionali e del parlamento europeo per abbattere il muro della vergogna che divide un popolo che ha diritto all’autodeterminazione’ ha aggiunto l’onorevole Renzo Carella.

‘Abbiamo l’obbligo di liberare le 165 mila persone che vivono in condizioni estreme ma con grande dignità – ha sottolineato la senatrice Maria Spilabotte – Abbiamo intrapreso questa missione, coprendo personalmente i costi, proprio per dare voce a questo popolo decoroso e pacifico’.

‘Alle porte di quei campi c’è un fondamentalismo che potrebbe essere pronto a reclutare le giovani generazioni – ha poi evidenziato l’onorevole Patrizia Maestri – che stanno accumulando frustrazioni e rabbia per la situazione gravosa in cui sono costrette a vivere’.

‘Il Marocco non permette la partecipazione dell’unica associazione indipendente sui diritti umani che ha sede nel suo territorio – ha ricordato la senatrice Elena Ferrara – e questo perche’ Rabat tende a svolgere un’azione di controllo su tutto ciò che avviene, anche in materia di diritti umani. Questa situazione ci pone di fronte a un grande problema del quale dobbiamo prendere atto’.

‘Bisogna continuare a impegnarsi e a lavorare per una soluzione pacifica – ha aggiunto l’onorevole Giuseppe Romanini – e fare presto. Lo dobbiamo ai giovani che non hanno un futuro anche se la Repubblica democratica saharawi ha come impegno prioritario il livello di istruzione’.

Ne Parlano