“Quando si mettono insieme le politiche di contrasto alla povertà con quelle attive o per il sostegno dell’occupazione, si rischiano effetti molto negativi sia per gi indigenti che per i disoccupati. Le stime prevedono, infatti, che circa 100 mila persone che hanno perso o perderanno nei prossimi mesi un impiego non potranno più beneficiare dell’assegno di ricollocazione, circoscritto ai soli precettori del reddito di cittadinanza. Si tratta, soprattutto, di 40-50enni che verranno penalizzati a svantaggio di soggetti poco o per nulla occupabili che, prima di ogni altra cosa, avrebbero bisogno di un progetto di inclusione e non certo di essere spediti a un centro per l’impiego. Nessuno metterà mai in discussione l’importanza di una misura universale a sostegno della povertà ma il reddito di cittadinanza non è questo e rischia nei prossimi mesi solo di generare grande confusione, assestando un duro colpo sia alle politiche contro la povertà che a quelle attive. Il governo è ancora in tempo per aggiustare il tiro e chiarire gli aspetti negativi e oscuri del provvedimento. Lo faccia per il bene del Paese”. Lo dichiara la senatrice del Pd Vanna Iori, capogruppo in Commissione Istruzione al Senato.
Pubblicato il
in Comunicati Stampa, Lavoro, Previdenza sociale, Stampa