“È un vero e proprio allarme quello lanciato oggi dal rapporto Unhcr ‘Viaggi disperati’. I dati parlano di otto migranti su dieci riportati indietro nei lager libici: un fenomeno che è raddoppiato nelle sue proporzioni da quando è in carica il governo di Lega e 5 Stelle. La politica dei porti chiusi di Salvini nei confronti dei migranti ha prodotto un drammatico rimpiatro forzato verso luoghi di prigionia e schiavitù. Ma l’esecutivo ha anche tagliato i fondi per la cooperazione, dimostrando che non li vuole neppure ‘aiutare a casa loro'”. Lo dice la senatrice Vanna Iori, capogruppo del Pd nella Commissione Cultura.

“La responsabilità del governo è evidente – prosegue Iori – facile dire rimandiamoli indietro senza preoccuparsi del destino di uomini, donne e bambini che fuggono da guerre e povertà. Speculare

sulla pelle dei migranti per conquistare voti alle elezioni europee, come nel caso della Sea Watch 3 e della Diciotti, è meschino e disumano”.

 

Roma, 30 gennaio 2019


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