“Mi auguro che le dimissioni di Silvia Colasanti dalla Commissione Musica del Mibact possano rientrare quanto prima e che i criteri per la ripartizione del Fondo Unico per lo Spettacolo tengano conto di realtà fondamentali per tutto il sistema nazionale”. La Senatrice Elena Ferrara, componente della VII Commissione Istruzione e Cultura e fondatrice dell’intergruppo parlamentare “Per la Musica”, interviene sugli effetti del Decreto ministeriale del 1° luglio 2014, che da quest’anno penalizza molte istituzioni musicali, alcune anche d’interesse storico, tagliando le sovvenzioni o, in alcuni casi, togliendole del tutto. “Teatri, orchestre, cori e bande rischiano di chiudere – commenta la senatrice Democratica – con una perdita incalcolabile per il nostro patrimonio artistico e per tutto l’indotto culturale, ma anche formativo e occupazionale che in Commissione Cultura ci siamo impegnati a tutelare e sviluppare”. Un impegno che traspare proprio dalla Risoluzione sull’Affare assegnato Musica (Doc.XXIV n.47), approvata all’unanimità dalla VII Commissione di Palazzo Madama. “Si tratta di un documento di indagine sul settore musicale – spiega la parlamentare piemontese – che individua strategie per mantenere vivo l’immenso repertorio italiano e per attivare processi virtuosi di creazione e innovazione culturale, anche nei confronti del panorama internazionale”. La Risoluzione, oltre a proporre il riconoscimento di ‘bene musicale’, valorizza l’operato di centri di ricerca, di produzione e di formazione senza omettere temi legati allo spettacolo dal vivo, di cui salvaguardare la vastissima rete di lavoratori e artisti. “Proprio in Commissione – conclude la Senatrice Ferrara – ci eravamo impegnati a monitorare la nuova modalità di gestione del Fus; da quello che emerge non siamo sulla strada giusta”.

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