“La Legge di Bilancio 2025, approvata in via definitiva dal Senato tra Natale e Capodanno con voto di fiducia, si rivela la peggiore e la più penalizzante di sempre per quanto riguarda gli italiani all’estero”. Così ha dichiarato la Sen. La Marca.

“Questa Manovra si rivela un vero e proprio elenco di penalizzazioni per i nostri connazionali all’estero. Dai tagli alle pensioni con la sospensione della perequazione automatica alla cancellazione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati, fino al raddoppio delle spese procedurali per le domande di cittadinanza italiana – questo Governo ha dimostrato, ancora una volta, la sua totale mancanza di rispetto e attenzione nei confronti delle sue comunità all’estero, che crescono ogni anno in termini numerici”.

Di seguito tutte le misure che riguardano gli italiani nel mondo:

Forse la misura più penalizzante è lo stop all’adeguamento delle pensioni superiori al minimo INPS per il 2025 che rappresenta un grave colpo per decine di migliaia di cittadini italiani residenti all’estero, molti dei quali già in condizioni di difficoltà economica. “Fare cassa su pensioni di persone che hanno lavorato duramente in Italia, contribuendo al nostro sistema economico e previdenziale, e che in media non superano i 500 euro è un atto ingiusto e contrario ai principi di equità sanciti dalla nostra Costituzione”, ha sottolineato La Marca.

Altrettanto grave è l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori italiani rimpatriati, una misura rivolta esclusivamente a quei lavoratori all’estero che, rimasti disoccupati, sceglievano di far rientro in Italia. In un contesto normativo dove misure di sostegno per gli italiani emigrati i quali rientrano in Italia in condizioni di disagio economico e di difficoltà occupazionali sono praticamente inesistenti l’indennità di disoccupazione ora abolita rappresentava per loro un piccolo ma vitale sostegno economico.

Aumento della somma da corrispondere per chi avvia un contenzioso giuridico dopo aver presentato una domanda di riacquisto della cittadinanza con l’importo che raggiunge i 600 euro, da sommare ai 250 già previsti per le pratiche presso i Consolati. “Queste misure non fanno altro che scoraggiare le richieste di cittadinanza da parte degli italo-discendenti, erigendo nuove barriere invece di rafforzare il legame con le nostre comunità nel mondo”, continua la Senatrice.  

L’unico segnale positivo è l’approvazione di un emendamento del Partito Democratico che stanzia 600.000 euro per il potenziamento dei Comites, unico emendamento delle opposizioni approvato. “È un risultato positivo ma resta una goccia nel mare rispetto a quanto sarebbe stato necessario per sostenere adeguatamente i nostri connazionali”, ha aggiunto la Senatrice.

“Io non mi lascio scoraggiare da questo risultato, ci sono troppe cose da portare avanti. Continuerò a mettere al centro della mia attività parlamentare iniziative che contrastino le politiche discriminatorie di questo Governo e a lottare per garantire diritti, equità e dignità per gli ormai 7 milioni di cittadini italiani sparsi nel mondo”.


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