Senatore Nicola Latorre ha saputo?
«Cosa?».
Nella lista degli spiati c`è anche lei…«Oh meno male: su 18 mila nomi c`è anche il mio».
Non è preoccupato?
«No, non ho particolari motivi per preoccuparmi. Non è certo una cosa gradevole ma non mi preoccupo. Semplicemente è la prima volta che mi capita una cosa del genere».
E in buona compagnia: tra gli iscritti al suo partito, il Pd, ce ne sono diversi che sono comparsi nella lista dei fratelli Occhionero.
«Immagino di essere finito in quella lista in relazione ai miei rapporti passati e presenti con la Difesa e con la sicurezza. Però…».
Però cosa?
«Se davvero sono stato spiato attraverso il computer non avranno trovato molto materiale».
Come mai?
«Non faccio grande uso di mail per le mie comunicazioni».
E come comunica lei senatore Latorre?
«Di persona, prima di tutto. O se proprio non riesco parlo al telefono. E poi è strano che siano riusciti a entrare nel mio computer per spiarmi con una mail: io ho l`abitudine di non aprire messaggi che non conosco. Non capisco. Ma vorrei che si capisse, in generale intendo».
Ovvero?
«Penso che sia opportuno fare chiarezza sull`intera vicenda. Non possiamo rimanere semplicemente a guardare,
ma ci dobbiamo attrezzare per il futuro».
Attrezzare a fare cosa?
«Per mettere in piedi un sistema di sicurezza che non risulti così facilmente aggredibile».


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