“Dopo il referendum sulla Brexit le scelte che prenderemo saranno decisive per il futuro delle società europee e per i futuri equilibri mondiali. Vale la pena qui apprezzare le prime dichiarazioni del Presidente del Consiglio e rilevare la concreta azione svolta dal nostro Paese a livello europeo prima durante la crisi greca, poi durante il semestre a guida italiana e infine nei tanti vertici europei. Anche grazie a questo oggi il nostro Paese è chiamato oggettivamente a svolgere un ruolo di leadership per superare questa crisi”. Lo dichiara il senatore del Pd Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama.
“Nei tanti commenti al voto britannico è stato molto frequente il richiamo all’immigrazione. In realtà da troppo tempo – spiega Latorre – gli immigrati si sono di fatto trasformati nel capro espiatorio perfetto su cui il rancore di segmenti di opinione pubblica si è progressivamente canalizzato. Ma proprio a iniziare da questo dossier, o l’Europa sarà in grado di affermare una strategia europea di governo del fenomeno in tutti i suoi aspetti, e su questo l’Italia ha indicato da tempo i diversi livelli di intervento necessario, o avranno sempre più mano libera gli imprenditori del malessere contro l’Europa. Dal punto di vista politico poi incombono già da un po’ ma ora con più forza due pericoli sull’Europa. Populismo e instabilità. Due pericoli profondamente legati tra loro poiché in un circolo vizioso l’uno alimenta l’altro. Il populismo accampato in quell’incrocio dove si incontrano solitudine e ribellione, cerca sistemi politici e istituzionali instabili e perciò fragili e incapaci di decidere. Per questo la stabilità è la condizione per agire e battere il populismo. E anche di qui – conclude Latorre – passa la tenuta e lo sviluppo di una prospettiva europea”.


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