‘Non è in discussione la tenuta del governo, che deve andare avanti e realizzare gli obiettivi. Ma questo susseguirsi di voti di fiducia sui decreti legge mi è sembrata una scelta poco accorta. Un errore, dettato più da ansia di prestazione che da oggettiva necessità. Una scelta che ha danneggiato il governo e ha messo in grave difficoltà il Parlamento. Proprio nel momento in cui si vuole esaltare la funzione delle Camere non si può poi procedere con fiducie a ripetizione’. Lo afferma il senatore del Pd Nicola Latorre in un’intervista al Corriere della Sera.
‘Ma guai ad alzare l’indice su qualcuno, qui c’è da sentirsi tutti responsabili. C’è stata leggerezza nella gestione di certi passaggi – spiega – talvolta determinata dall’inesperienza di alcuni parlamentari. In questo quadro politico difficile, poi, ognuno si sente determinante per tenere in piedi la maggioranza e quindi autorizzato a presentare la qualunque. Ecco perché i gruppi della maggioranza devono pretendere che si discuta con più cura la preparazione dei provvedimenti. E poi anche l’abolizione del bicameralismo servirà a diminuire il fenomeno’.

Sul messaggio inviato ieri alle Camere dal Capo dello Stato, Latorre ha detto che ‘il Presidente ha il diritto di intervenire, ma non si può sempre sperare in un suo intervento. Lui ha sempre criticato l’uso improprio di infilare provvedimenti diversi nei decreti legge. Ricordo, infatti, che la Fini-Giovanardi fu votata nel decreto Olimpiadi’.

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