“Poichè la legge Severino lo consente, Moretti resterà a capo di Finmeccanica. Non c’è una sentenza definitiva, non ci sono misure di prevenzione disposte dall’autorità giudiziaria e quindi l’AD resterà in carica con la rinnovata fiducia espressa dall’azienda. Le 32 persone morte tra le fiamme con atroci sofferenze non bastano a far perdere a Moretti i “requisiti di onorabilità”; ma l’impianto accusatorio è stato confermato, la condanna c’è stata e l’eventuale secondo grado non potrà mai cancellare il dolore e la sofferenza causata da tanta incuria nella gestione della sicurezza delle nostre ferrovie. Gli avvocati della difesa dicono che è stata una sentenza “populista”; io dico invece che ha ragione il Procuratore di Lucca Pietro Suchan quando afferma che questa sentenza servirà ad evitare ulteriori perdite di vite umane. Il presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, afferma che ora tocca alla politica decidere sull’allontanamento dalle cariche pubbliche di Moretti; io condivido, perché sembra che l’arroganza e la totale assenza di sensibilità impediscano a Moretti di presentare le proprie dimissioni. Mi aspetto dunque che il mio partito batta un colpo o quanto meno, a fronte di dimissioni indotte o agevolate per molto meno, pensi seriamente al suo allontanamento e, nel contempo, si adoperi affinché la prescrizione non divori i reati di incendio doloso e lesioni plurime approvando la riforma del processo penale o almeno invitando i manager e tutti quelli che sono coinvolti nel processo a  rinunciare alla prescrizione. Ce lo chiedono i familiari delle vittime, lo chiede un’intera città e tutto il paese”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Manuela Granaiola