Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd: nella guerra delle mozioni la posizione dem è chiara? Ce la riassume? Per quali voterete a favore e per quali contro?
Voteremo per la Tav, perché il Pd è coerente con quanto ha fatto e sostenuto in questi anni. Necessariamente voteremo contro chi vuole continuare a bloccare
grandi opere pubbliche, anche dopo l`anno di ritardo che abbiamo già accumulato sulla Torino-Lione, interamente addebitabile alle linea balbettante di Di Maio e Salvini. Le ricordo che a marzo presentammo una mozione di sfiducia al ministro Toninelli, che fu salvato dai voti della Lega. Di certo il Pd condivide una posizione chiara: a favore della Tav senza se e senza ma.
Secondo Calenda dovreste uscire dall`Aula con le altre opposizioni, evidenziare la spaccatura di maggioranza e innescare la crisi. Ha torto?
Il mio amico Calenda probabilmente non conosce bene i numeri del Senato e la natura delle opposizioni a Palazzo Madama. Fratelli d`Italia e Forza Italia naturalmente seguiranno il comportamento che deciderà di tenere Salvini. Se il leader della Lega vuole andare avanti con il governo, Fdi e Fi restano in Aula. Se invece pensasse che si debba innescare la crisi, i partiti di Meloni e Berlusconi uscirebbero. Come vede, le scelte del gruppo parlamentare del Pd non possono che essere nel merito del tema. Poi, certo, vedremo quello che succederà durante la discussione sulle mozioni. Non siamo noi quelli che tengono in vita questa maggioranza.
Il Pd é pronto per il voto o deve prima aggiustare la sua linea politica?
Una opposizione è per sua natura sempre pronta a nuove elezioni. Poi come dice il segretario Zingaretti, se si aprisse la crisi, il Pd non vedrebbe possibili altre maggioranze e nuovi governi.
E ala renziana é tornata sugli scudi: secondo lei Renzi dovrebbe tornare in gioco come nome del centrosinistra per Palazzo Chigi?
Matteo Renzi è un leader ed è stato un ottimo presidente del Consiglio, deciderà lui se e quando rimettersi a disposizione di un grande progetto di centrosinistra.
