“Innanzitutto vogliamo ribadire e sottolineare che lo smart working è una modalità diversa di organizzazione del lavoro che implica il superamento dei due criteri con cui il lavoro si è sempre “calcolato”: lo spazio e il tempo. Sarebbe un grave errore considerarlo solo uno strumento di conciliazione tra famiglia e lavoro, e finirebbe per gravare soprattutto sulle donne come si è già visto durante il lockdown” lo scrivono in un articolo pubblicato su Il Sole 24 ore la senatrice Pd Valeria Fedeli e la presidente della commissione lavoro alla Camera Debora Serracchiani. “Occorre aprirsi all’innovazione e incoraggiarne la spinta, pur restando fermi sulla difesa dei diritti. Se sapremo fare questo, se vivremo lo smart working come un’opportunità per riorganizzare il lavoro e non per aiutare le famiglie, allora sarà un’esperienza innovativa di crescita e di uguaglianza per il Paese”.


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