Matrimonio in Norvegia e un figlio da madre surrogata negli Stati Uniti. Sergio Lo Giudice, 54 anni, senatore Pd, portavoce dell`area di minoranza Retedem e presidente onorario dell`Arcigay, è stato il primo uomo politico
a diventare padre gay. Dopo aver sposato nel 2011 a Oslo il suo compagno Michele, nel 2014 è nato Luca.
Senatore, su questo giornale la professoressa Eleonora Porcu, luminare della fecondazione assistita, ha definito la pratica dell`utero in affitto “una schiavitù per le donne”. Come risponde?
«Innanzitutto preferisco parlare di `gestazione per altri`, come si dovrebbe dire correttamente. Altri luminari come Carlo Flamigni la pensano diversamente dalla Porcu. Ma condivido pienamente tutte le obiezioni sullo sfruttamento di donne afflitte dal bisogno, dalla fame, o persino dal racket, nei Paesi poveri come India e Thailandia, dove le coppie gay non hanno comunque accesso a queste pratiche. A volte sono gli stessi mariti a costringerle».
Questo nei Paesi poveri. E negli Stati Uniti, come nel suo caso?
«Lì, come anche in Canada, ci sono legislazioni avanzate. Le donne devono essere economicamente
sufficienti e avere avuto già dei figli».
Però non è una pratica per tutti. Andare dall`altra parte dell`oceano costa…
«In effetti no, ce la fanno solo le persone che possono permetterselo. Però sarebbe ora di aprire un ragionamento, un confronto serio e trasparente: altri Paesi europei, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, anche la Grecia, consentono questa pratica».
La professoressa Porcu parla anche del rapporto madre-figlio. Rapporto “fisico, carnale”, Io ha definito. In un caso del genere viene a mancare?
«Non è come la legge 40 sulla fecondazione artificiale che prevede l`anonimato dei donatori. Noi siamo invece in costante collegamento con la madre surrogata americana. Le mandiamo le nostre foto di famiglia, lei le sue.
I bambini delle famiglie arcobaleno cresceranno avendone piena consapevolezza. Le coppie gay sono assolutamente trasparenti su questo punto. E non potremmo fare altrimenti»
Le coppie etera non sono trasparenti?
«Il 95% delle coppie che accedono alla maternità surrogata sono eterosessuali. Ma perlopiù non lo dicono. Il punto è un altro».
Quale?
«Si parla dell`utero in affitto, termine orribile, solo per esprimere un pregiudizio contro la genitorialità omosessuale. E un dibattito strumentale: questa tecnica è vietata in Italia né tantomeno la sdoganerebbe il ddl Cirinnà».
Il cardinale Bagnasco però ha detto che “i figli non sono un diritto”.
«Bene, sono d`accordo. Non esiste alcun diritto ad avere figli. Ma esiste quello di avere tutti le stesse opportunità. E per i bambini di avere una famiglia. Non possono avere diritti diversi solo per una decisione degli adulti.
D`altra parte solo nel 2014 siamo finalmente arrivati a una legge che cancella la distinzione tra figli naturali e legittimi…».


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