“Oggi, 26 ottobre, si celebra in tutto il mondo l’Intersex Awareness Day, la Giornata della consapevolezza sull’intersessualità. In questa occasione un appello di esperti di diritti umani e delle Nazioni unite ha chiesto la fine delle violazioni dei diritti umani delle persone intersex (persone con caratteristiche di sesso cromosomico, gonadico o anatomico che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie di femmina e maschio, che costituiscono l’1.7% della popolazione complessiva). In particolare l’appello sollecita i Governi a proibire le pratiche mediche nocive sui neonati, i bambini, gli adolescenti e gli adulti intersex. L’approccio predominante, infatti, punta alla cancellazione delle caratteristiche intersessuali attraverso interventi di modificazione chirurgica degli organi genitali e riproduttivi che provocano un’assegnazione spesso arbitraria all’una o all’altro sesso che può avere come conseguenza un danno irreparabile dal punto di vista fisico e da quello psicologico. La ricorrenza di oggi è per me l’occasione giusta per ricordare ai ministri Lorenzin e Costa l’interrogazione depositata da me e da altri 15 senatori http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=991855 che chiede lumi circa la possibile adozione di nuove linee guida mediche e di campagne informative che portino l’Italia ad abbandonare l’uso del bisturi sui bambini intersessuali.”
Così il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, membro della Commissione straordinaria per la promozione dei diritti umani di Palazzo Madama.
“Solo il 2 settembre scorso il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha ammonito l’Italia per le pratiche di mutilazione genitale intersex.
Prima di loro avevano acceso i riflettori su questa questione l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani Zeid Ra’ad Zeid al-Hussein, il Parlamento Europeo e il Commissariato per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa. Per molte persone intersex sarà troppo tardi, ma per tanti altri una posizione netta del Governo italiano rappresenterà finalmente il raggiungimento del fondamentale diritto all’autodeterminazione sul proprio corpo”


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