“Rimodulare il calendario dei lavori parlamentari, anticipando di ben 13 ore il termine per presentare gli emendamenti, non ha una valida ragione. Si stanno privando i senatori della possibilità di presentare ordini del giorno e di discutere emendamenti, come se il futuro dei cittadini, rispetto all’inflazione, alla sanità, alla scuola, non sia un tema da discutere in Parlamento. Noi siamo costruttivi, non facciamo ostruzionismo e non vogliamo l’esercizio provvisorio, ma questa forzatura dei tempi che priva l’opposizione di possibilità d’intervento su una legge come quella del bilancio dello Stato, è un atto di arroganza senza precedenti”. Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd.


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