“È vero che ormai dovremmo esser abituati al gioco del vedo non vedo del Governo. Si tagliano le risorse per la messa in sicurezza degli ospedali per 1,2 miliardi, nel silenzio più assoluto, e alle Regioni si dice che i soldi mancanti possono essere prese dal fondo per l’edilizia sanitaria (ex articolo 20 delle legge 67/88), dalle risorse ordinarie con cui il SSN ammoderna il patrimonio ospedaliero e il parco tecnologico. Peccato però che la maggior parte dei fondi dell’ex articolo 20 sono tutti già stanziati e vincolati a progetti già programmati dalle Regioni, in molti casi addirittura già investiti, con cantieri già aperti. Inoltre il grosso problema della mancata partenza dei cantieri, come il ministro Fitto ieri stesso ha ammesso, è dovuto proprio al fatto che si è perso molto tempo nel rimodulare il piano PNRR già approvato, tenendo tutto fermo per più di un anno.

Quindi, slogan a parte, il Governo Meloni nei fatti taglia in modo lineare altri 1,2 miliardi alla Sanità. Ieri ha detto no al rinnovo del fondo sui disturbi alimentari oggi dice no alla messa in sicurezza degli ospedali, alla costruzione delle Case della Comunità, alle Centrali Operative Territoriali. Insomma, siamo all’ennesimo passo indietro sulla tutela della salute.


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