“Il nostro Paese ha sempre dato un importantissimo contributo alle missioni internazionali volte a garantire sicurezza, pace e stabilità. Si può parlare di un vero e proprio approccio italiano ancorato sempre ad una dimensione europea e ad un asse atlantico. Tuttavia, a fronte di una crescente richiesta di intervento, causato da un aumento dei fronti di insicurezza, il taglio deciso dal Governo alle risorse alla cooperazione allo sviluppo desta grande preoccupazione. Si tratta di un taglio che si riflette negativamente sull’operatività di chi agisce in quelle zone. Il nostro Paese è chiamato a contribuire al rafforzamento del versante Nato sul fronte orientale e al mantenimento della stabilità dei Balcani a cominciare dai Paesi candidati ad entrare nella Ue. Ma la situazione di tensione dello scacchiere euroasiatico tuttavia si riflette anche sull’area mediterranea. In questo senso è necessario che gli sforzi per stabilizzare lo scenario libico siano assunti anche dagli organismi internazionali, affinché elaborino un piano internazionale per stabilizzare l’area e per dare stabilità al Sahel, zona importantissima ai fini degli equilibri regionali. In ultima analisi la presenza in Africa occidentale del nostro Paese e la dimensione internazionale dell’agire in queste aree, deve essere improntata alla difesa dei diritti umani, ad attività multilaterali per la lotta al terrorismo e al contrasto delle azioni criminali. Chiaramente la nostra azione ha come punto di riferimento la Ue, la Nato e l’Onu, entità fondamentali per mettere in campo azioni efficaci”. Così il senatore Alberto Losacco, componente Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato.
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